Sentieri trekking
Per gli escursionisti, il territorio di Cerredolo è ricca di percorsi naturali. Una rete di sentieri per trekking e mountain bike che collega le località dell’Appennino Lunigiano, Modenese e Reggiano.

Sentieri trekking

Per gli escursionisti, il territorio di Cerredolo è ricca di percorsi naturali. Una rete di sentieri per trekking e mountain bike che collega le località dell’Appennino Lunigiano, Modenese e Reggiano.
Sentiero Matildico: da Toano a Quara
Dalla Pieve di Santa Maria a Toano si prosegue lungo la carraia in direzione sud all’interno della pineta, a ridosso del crinale boscato.
Usciti dalla vegetazione si costeggia a sinistra un fabbricato rurale poi, subito dopo a sinistra e toccare la provinciale Toano-Quara, poche decine di metri prima del bivio per Cavola.
Si prosegue scendendo brevemente per una stradina sfaltata in direzione sud-sud est, lasciandola subito per un’evidente mulattiera a destra che scende perpendicolare al versante verso il Dolo. Divenuta carrareccia, entra nel bosco e sbuca su una sterrata in prossimità dell’Oratorio isolato di Prevedelli. Il Sentiero Matilde prosegue in forte discesa e raggiunge Frale, per poi proseguire in carraia per circa 1 km fino alla strada asfaltata Monzone-Macognano.
La si tocca per poche centinaia di metri fino al ponte sul Dolo. Siamo quasi alle Sorgenti di Quara, in sinistra Dolo.
Sentiero Riale e Manno di Toano
Giro tra le colline reggiane, nel comune di Toano. Si lascia la macchina in località La Svolta, dopo aver percorso circa 3,5 km della SP8 da Cerredolo.
Si parte a piedi facendo circa 10 minuti di provinciale e poi in località Riale si gira a sx su omonima via.L'asfalto presto lascia posto ad una bella strada sterrata che dolcemente sale. Al bivio con La Cà mantenere la dx. Si prosegue fino alle successive frazioni di Massa e La Collina, dove si riattraversa la SP8 e si prende verso Montechiodo e Manno, splendido borgo matildico con bella chiesetta. Si prosegue ora ricalcando un breve tratto di Sentiero Matilde SM, segnato biancorosso, e si scende a Comenzano, Roncolo e rientro al parcheggio.
Circa il 60% del tragitto è su strada asfaltata, su stradine comunali, ma il traffico locale è pressochè nullo.
Sentiero Anello di San Salvatore
Percorriamo in gran parte Il CAI 636, o Anello di San Salvatore. E' un tracciato di circa 10 chilometri, molto panoramico, che si affaccia sulla valle del Secchia.
Il percorso è una combinazione armoniosa di strade asfaltate strette, strade sterrate e sentieri lungo i campi e attraverso piccoli pezzi di foresta.
Parcheggiamo vicino al Bar Trattoria La Mandreola a Ponte Secchia (Baiso).
Primo scendiamo verso Ponte Secchia e seguiamo il Secchia per quasi un chilometro.


Monte Cusna
L’Alpe di Cusna (2121 m slm) è la vetta piu’ alta dell’Appennino Reggiano e tra le più alte dell’Appennino centro-settentrionale, descritta in molti libri come "l’uomo addormentato" per la sua forma allungata, da cui si stacca decisamente la vetta, facendo assomigliare il crinale ad un profilo umano. Sulla vetta si possono ammirare, se il cielo è limpido, oltre gli scoscesi crinali delle Alpi Apuane, il mare Tirreno e la Corsica. I versanti sotto la cima sono ricchi di brughiere di mirtilli, conche glaciali con numerosi endemismi botanici e di tane di marmotte.
Ci sono diversi sentieri per raggiungere il Monte, uno dei principali é arrivare con la macchina a Febbio e prendere la seggiovia che arriva ai piedi del Cusna e proseguire il sentiero fino alla vetta, e decidere se tornare a piedi al ritorno oppure in seggiovia come l’andata.

Scopri tutti gli itinerari e percorsi di trekking e cicloturismo del territorio, con l'app AppReTur!
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Sentiero Matildico: da Toano a Quara

Dalla Pieve di Santa Maria a Toano si prosegue lungo la carraia in direzione sud all’interno della pineta, a ridosso del crinale boscato. Usciti dalla vegetazione si costeggia a sinistra un fabbricato rurale poi, subito dopo a sinistra e toccare la provinciale Toano-Quara, poche decine di metri prima del bivio per Cavola. Si prosegue scendendo brevemente per una stradina sfaltata in direzione sud-sud est, lasciandola subito per un’evidente mulattiera a destra che scende perpendicolare al versante verso il Dolo. Divenuta carrareccia, entra nel bosco e sbuca su una sterrata in prossimità dell’Oratorio isolato di Prevedelli. Il Sentiero Matilde prosegue in forte discesa e raggiunge Frale, per poi proseguire in carraia per circa 1 km fino alla strada asfaltata Monzone-Macognano. La si tocca per poche centinaia di metri fino al ponte sul Dolo. Siamo quasi alle Sorgenti di Quara, in sinistra Dolo.

Sentiero Riale e Manno di Toano

Giro tra le colline reggiane, nel comune di Toano. Si lascia la macchina in località La Svolta, dopo aver percorso circa 3,5 km della SP8 da Cerredolo. Si parte a piedi facendo circa 10 minuti di provinciale e poi in località Riale si gira a sx su omonima via.L'asfalto presto lascia posto ad una bella strada sterrata che dolcemente sale. Al bivio con La Cà mantenere la dx. Si prosegue fino alle successive frazioni di Massa e La Collina, dove si riattraversa la SP8 e si prende verso Montechiodo e Manno, splendido borgo matildico con bella chiesetta. Si prosegue ora ricalcando un breve tratto di Sentiero Matilde SM, segnato biancorosso, e si scende a Comenzano, Roncolo e rientro al parcheggio. Circa il 60% del tragitto è su strada asfaltata, su stradine comunali, ma il traffico locale è pressochè nullo.

Sentiero Anello di San Salvatore

Percorriamo in gran parte Il CAI 636, o Anello di San Salvatore. E' un tracciato di circa 10 chilometri, molto panoramico, che si affaccia sulla valle del Secchia.
Il percorso è una combinazione armoniosa di strade asfaltate strette, strade sterrate e sentieri lungo i campi e attraverso piccoli pezzi di foresta.
Parcheggiamo vicino al Bar Trattoria La Mandreola a Ponte Secchia (Baiso).
Primo scendiamo verso Ponte Secchia e seguiamo il Secchia per quasi un chilometro.

Monte Cusna

L’Alpe di Cusna (2121 m slm) è la vetta piu’ alta dell’Appennino Reggiano e tra le più alte dell’Appennino centro-settentrionale, descritta in molti libri come "l’uomo addormentato" per la sua forma allungata, da cui si stacca decisamente la vetta, facendo assomigliare il crinale ad un profilo umano. Sulla vetta si possono ammirare, se il cielo è limpido, oltre gli scoscesi crinali delle Alpi Apuane, il mare Tirreno e la Corsica. I versanti sotto la cima sono ricchi di brughiere di mirtilli, conche glaciali con numerosi endemismi botanici e di tane di marmotte.
Ci sono diversi sentieri per raggiungere il Monte, uno dei principali é arrivare con la macchina a Febbio e prendere la seggiovia che arriva ai piedi del Cusna e proseguire il sentiero fino alla vetta, e decidere se tornare a piedi al ritorno oppure in seggiovia come l’andata.

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